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martedì 9 marzo 2010

©opiare? Tranquilli, in Italia se ppò fà!




Corso di recupero di italiano: uno studente legge la recensione ad alta voce in teoria scritta da lui e commissionata dalla sua insegnante quando, dopo poche righe, riesco a fermarlo continuandone la lettura. Cosa c'è di strano? Semplicemente il fatto che lui non mi aveva consegnato alcuna copia, me l'ero autonomamente procurata cercando in internet un riassunto della novella in oggetto (che non conoscevo). Lo sguardo stupito e sornione allo stesso tempo non riusciva a rivelare quella millantata furbizia in realtà inesistente. L'adolescente in questione non aveva fatto altro che copiare una recensione da internet, così come fanno tutti i giorni la quasi totalità di studenti italiani alle prese con temi, riassunti, recensioni e versioni latine, e consegnarla allo sprovveduto insegnante di turno. Ma a volte agli studenti va male e si trovano insegnanti digitali che ormai hanno scritto più parole su schermo che su carta. Stessa scena questa mattina. Mi arriva per posta elettronica un tema per casa di uno studente mandato al corso di recupero di italiano. Dopo nemmeno due righe capisco che il vocabolario utilizzato non può essere di un quindicenne e allora il copia-incolla lo faccio io, sulla barra di Google, rilevando non uno ma ben tre siti da cui aveva "preso spunto". Tranquilli, perchè per i puristi che sostengono che nei compiti in classe e agli esami la questione cambia, vi assicuro che non è così. Smartphone della nuova generazione assicurano connessioni veloci e stabili e senza troppi problemi l'effetto copia-incolla da pc può essere replicato.
Una società di studenti "copioni quando possibile" quindi, ma allo stesso tempo una società di insegnanti ingenui e miopi e nella maggior parte dei casi ancora analfabeti informaticamente; abili traduttori di antiche storie latine ma incapaci di comunicare al mondo, pronti a farsi beffare dall'adolescente di turno.
Quello che non si capisce è comunque il perchè di una tendenza prepotentemente italiana. Nei paesi anglosassoni il copiare è vissuto come una vera e propria mancanza civile. Un atteggiamento deplorevole prima ancora che perseguibile.
Ricordo i racconti di un amico italiano che ha studiato a Sidney e forte della sua proverbiale capacità nell'imboscare biglietti tentò il tutto e per tutto all'esame di macroeconomia. Sgammo immediato e conseguente espulsione dall'Uniersità. Ripeto, espulsione! In Italia, nel peggiore dei casi, sarebbe stato invitato a ripresentarsi all'esame all'appello successivo. Oppure il caso di A., che in una prestigiosa Università americana è stato sottoposto ad un vero e proprio processo accademico per una citazione inserita in un lavoro senza l'indicazione delle fonti. Esagerati? NO, semplicemente si attribuisce il giusto valore al lavoro prodotto da qualcuno.
Riprendere qualcosa scritto bene può essere saggio,soprattutto se la si sa inserire e contestualizzare, ma citare l'autore è d'obbligo! Non so se mi sono spiegato, ma se dico d'obbligo significa che è una questione di legge, non di morale.
Certo che fino a quando si continua a scrivere con l'inchiostro sui fogli di carta può essere più complesso per un docente monitorare il tutto, ma non preoccupatevi, se continuerò ad essere il vostro insegnante, da questo punto di vista, non avrete sconti.
Copiare insomma è una cosa particolarmente da loser, è rinunciare alla propria identità per assumere, tra l'altro senza comunicarlo, quella di un altro. In più è stupido, perchè comunque costa fatica, e se si deve spendere della fatica è meglio spederla per qualcosa che faccia crescere e migliorarsi. E non stiamo parlando di matematica o storia, per le quali non è molto semplice metterci del "proprio", stiamo parlando di lettere e nella fattispecie recensioni, temi, idee.... Scrivere un tema è come affrontare una seduta d'analisi, è un mettersi a nudo rispettando comunque un linguaggio, una forma e delle regole (e non poche). Perchè quindi vendersi in questo modo a quello stupido e insignificante Dio che si Fa chiamare "Pigrizia"? Ditemelo voi, se ci riuscite, perchè proprio un motivo non lo trovo, oltre la pigrizia stessa.


Simone Ariot

19 commenti:

  1. Copiare serve solo quando si ha un dubbio su una cosa in particolare, ma non si può pretendere di copiare TUTTO quanto. Già è sbagliato copiare, ma almeno farlo con furbizia...e poi non sempre funziona, bisogna vedere anche da chi copi e se te lo lascia fare. Spesso è vero, è pigrizia, si pensa 'non ho voglia di studiare, ceste, copio dal compagno di banco'. Prima o poi comunque si viene sgamati. Ma poi non capisco quello che le ha inviato il tema..ma dai come si fa a copiare e incollare senza cambiare nemmeno una parolina?!! voglio dire, ci sono tanti sinonimi, almeno è più difficile essere scoperti!
    Per fortuna che non siamo tutti copioni, immaginarselo un mondo con tutti i compagni di classe che si passano bigliettini.
    Samuele Saggiorato

    P.S si è mangiato qualche parola su università quando parla del suo amico e su 'è meglio spenderla' in fondo.

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  2. Sicuramente copiare distingue tutti noi italiani all'estero... Penso che nessuno (a meno che non sia un genio) non abbia mai copiato in vita sua... Chi più chi meno siamo tutti dei copioni, ma d'altronde quando ti serve bisogna pur farlo qualche volta.
    Denis Guerra

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Beh proprio non esiste Denis! allora non hai capito proprio niente! Non è vero che siamo tutti dei copioni e non è vero che quando serve bisogna pur farlo perchè se fosse così copiare sarebbe giusto! e poi non bisogna mica essere dei geni per non copiare!

    In effetti alle volte mi chiedo come faccia uno a farsi i bigliettini, voglio dire, molto spesso uno spende più ingegno, fatica e tempo a fare i bigliettini che non a studiare.
    Che si copi spesso nei compiti è ormai noto, ma copiare nei temi mi giunge proprio nuova... L'aspetto che più mi piace nei temi è che non si può (o così credevo) copiare e quindi qualche parola col compagno la si può scambiare, magari per sciogliere un po' la tensione, inoltre un altro aspetto che mi piace (però solo quando il titolo mi va a genio) è che si scrive ciò che si ha dentro e ciò che si sente, come ha detto lei è un po' come fare una seduta d'analisi, e se si ha detto ciò che si vuole dire di un argomento piacevole si è sempre piuttosto soddisfatti.
    Copiare nei quindi diventa una cosa molto cruda e impersonale, tuttavia bisogna anche tener conto del fatto che il titolo non deve essere pesante o brutto; anche se comunque non si hanno molte scusanti...

    Stefano

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  5. Innanzitutto premettiamo che io non ho MAI e ribadisco MAI copiato in vita mia, perché le cose preferisco capirle che replicarle ; e quindi devo a malincuore dare torto a Denis (anche se ciò non vuol dire che io sia un genio come detto dallo stesso). Passando alle riflessioni più o meno serio-profonde,come già detto nel post trovo che il copiare sia un affronto all'educazione di ciascuno; cioè voglio dire che chiunque copiando mette da parte la morale insegnatagli del "lavorare sodo" per lo studio, requisito fondamentale del nostro liceo (bhe insomma non è che io mi uccida sui libri, anzi...), e da spazio all'"imbroglio". Sono infatti pur sempre mezzi illeciti per perseguire il voto, e non è vero che "il fine giustifica i mezzi" (tranne che nelle relazioni di chimica :P); semmai "i mezzi -qualora scorretti- vanificano il fine" a livello di autostima, insomma io mi sentirei male sapendo che ho preso la sufficienza (che fra l'altro non è neanche garantita) in argomenti a me totalmente oscuri, mentre altri hanno studiato a lungo e duramente per arrivare a questi risultati, e la differenza effettiva avrà riscontro più avanti con il programma, o almeno così è nella maggior parte dei casi. Ed è per questo che è inutile pensare "se non copio perdo l'anno", perché più avanti si avrà modo di perderlo PROPRIO perché si ha copiato una o più volte e non si hanno reintegrato le conoscenze aberrate.

    PUBBLICITA' PROGRESSO: "ragazzi, non iniziate a copiare, perché il copiare è una droga (e come tutte le droghe...)"
    Dal Zovo Luca

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  6. Oggi, durante l'ora, io e Luca D.Z. abbiamo letto un po' di articoli su Repubblica Scuola. La metà di essi dicevano le stesse cose, cioè niente di nuovo, ed erano palesemente parti ruminate da altre fonti e assemblate da due scimmie ammaestrate.
    Cercando alcuni spezzoni di frase su Google risultava un lampante copia-incolla.
    Comunque l'età non indica sempre una certa conoscenza della lingua e una determinata proprietà di linguaggio, guardi Luca D.Z. , conosce il triplo dei vocaboli di una persona normale.

    @Denis , io non ho mai copiato, ma a quanto pare sono più uno scemo, visto che una volta qualcuno copiando una mia verifica ha preso un voto e mezzo più di me.


    Alberto Corato

    PUBBLICITÀ REGRESSO: Copiare fa male alla vista, la tua e quella degli altri.

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  7. Edit al mio post precedente: intendevo l'ora di lezione di italiano oggi.

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  8. Alberto se è vero che hai trovato dei copia incolla devi assolutamente fare un bel dossier, poi scriviamo una bella letterina al direttore di Repubblica e segnaliamo la notizia, pretendendo che facciano pubblica ammenda. Se invece non ti ascoltano si manda la notizia, che sarà nel frattempo diventato scoop, ad un altro quotidiano e per conoscenza all'ordine dei giornalisti e al garante per le comunicazione e i diritti d'autore.
    A questo punto ricompariremo come classe sui quotidiani.E' una ruota che gira.
    Già godo

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  9. beh, vediamo l'aspetto positivo del copiare...l'intelligenza del copiatore sta nel non farsi sgammare, copiare è studiare nell'ultima frazione di tempo possibile. I goal al 91° ci sono sempre stati!

    Cam

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  10. ma, forse non hai letto bene il post. Qui si trattava di copiare un tema............una faccenda un po' più grave. Significa rinunciare ad essere se stessi, uno degli sport nazionali più praticati.

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  11. Sono completamente d'accordo con Stefano. Certe volte capita di farsi i biglietti con le formule di fisica (dipende dall'insegnante), ma copiare un tema o una recensione è veramente, secondo me, una cosa riprovevole. Scrivere una cosa già fatta da un'altra persona e spacciarla per propria è soltanto un comportamento da menefreghisti e irresponsabili. Irresponsabili sì, perchè prima o poi tutti gli stratagemmi vengono fuori e la cosa, molto probabilmente, si pagherà a settembre...

    Alessandro Bregalda

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  12. Kazunari Sugimitsu. Non è semplicemente un nome. E' il nome di un genio. Uno, cioè, che ha deciso di utilizzare l'idea di copiare, evidentemente in voga anche presso i nipponici studenti, in modo creativo: ha inventato un software capace di rintracciare tutte le fonti dei temi copiati in rete, un supergoogle, insomma.
    Nessuno sa se il programmino è già in commercio in Italia?
    C'è da giurarci, molti di noi, curiosi, andranno alla ricerca sul p2p, per "scaricarlo". "Copiato", magari!

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  13. Beh copiare oramai è, per alcuni studenti, la parola d'ordine in vista di qualsivoglia compito in classe. Molti alunni decidono di fare a meno di studiare, o studiare poco, e di affidarsi alle conoscenze del più vicino, ecco perché molte volte tutti hanno un vicino di banco comune: il più intelligente. Copiare è sicuramente una cosa errata, e tutti lo sanno ma comunque sono sicuro che in ogni verifica c'è sempre qualcuno che cerca di scopiazzare dal compagno di banco o dai bigliettini, ma durante un compito in classe, come si fa a copiare? cioè voglio dire,una traccia la si svolge in modo personale, come si fa copiarla dagli altri? Anche questo è un mistero della fede. Un'altra cosa che volevo dire è che il copiare oramai è una caratteristica del nostro paese, che è decaduto anche sotto il punto di vista della correttezza e dell'onestà anche per quanto riguarda la scuola.
    Giovanni Munaretto

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  14. Copiare... ma non si può pensare con la propria testa?! Non sempre nella vita si avrà quel qualcuno che sa tutto dal quale si può buttare un occhiata! Bisogna imparare ad arrangiarsi da soli perché è questo che conta! Dimostrare le proprie capacità ed assumersene la responsabilità... anche se non sempre positiva!

    Nemanja Rajic

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  15. Sono d'accordo con Nemanja sul fatto che bisogna imparare ad arraggiarsi. Comunque dico anche che, come nel titolo, in Italia si può fare; non che voglia giustificare questo comportamento, non è vero anche che in Italia copiare sia divenuta una cosa "legalizzata", comuqnque è vero il fatto che ormai la cosa sia "normalizzata" e che tutti prendano atto che è così punto e basta.Penso anche che il copiare sia una cosa innata nella natura umana e che nessuno riuscirà mai a sconfiggerla, però copiare alcune cose è positivo(gli atteggiamenti dei genitori, il modo di scrivere di un professore,...), altre no, quelle che ti riguardano personalmente o quelle per cui qualcun'altro ha faticato molto. Quindi penso che il copiare vada giudicato con metri diversi a seconda dell'argomento.
    Matteo Lazzari

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  16. Dire che copiare è sbagliato mi sembra abbastanza scontato dopo tutti questi commenti, ma lo dico ugualmente. Cioè, capisco prendere spunto, ma il copia-incolla è veramente pessimo. Già dalle elementari, nelle ricerche di geografia sulle regioni e gli stati europei, io cercavo buone fonti su internet (a quel tempo con l'aiuto di mia mamma vista l'età), ma comunque non ho mai copiato tutto. Molti lo fanno per non faticare per rielaborare le informazioni trovate, ma anche se non si viene scoperti, tutto ciò oltre a non essere legale è anche mancare di rispetto e prendere per i fondelli prima di tutto se stessi, poi gli insegnanti e anche tutti gli altri compagni onesti che rifiutano questo scorretto modo di fare.

    Luca Mattarolo

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  17. An, quasi dimenticavo, concordo molto con Stefano sul fatto dei bigliettini, ne ho viste di tutti i colori: sotto le scarpe, dentro le penne, attaccati sotto i banchi... certi stratagemmi sono veramente assurdi! Veramente non capisco quelle persone che passano i pomeriggi a farsi i bigliettini senza capire niente di quello che scrivono al posto di studiare quelle stesse cose: il tempo impiegato per le operazioni è lo stesso, anzi forse ci si mette di più a scrivere tutti i biglietti e a pensare a come non farsi beccare; senza contare che, secondo me, è molto più faticoso riscrivere tutto in caratteri minuscoli anzichè leggere il libro... bah, contenti loro!!!

    Luca Mattarolo

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  18. Anche secondo me copiare non è giusto nei confronti delle altre persone e non è neanche produttivo per se stessi perché anche se nel momento in cui devi affrontare una prova la cosa più veloce e facile è copiare, ammesso di non venire scoperti, può andar bene per un certo periodo ma prima o poi queste cose si pagano, o all'università o nel mondo del lavoro. Nello specifico, copiare un tema è ancora più vergognoso perché ogni persona esprime la sua personalità e le sue idee. Qualche volta guardare in internet può essere utile per avere qualche spunto per scrivere un tema ma poi ognuno deve metterci se stesso. Questa è la difficoltà, ma non è un motivo valido per demoralizzarsi!!
    Matteo Atanasio

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  19. Sono perfettamente d'accordo con atanasio. anche secondo me non è giusto copiare. E poi, copiare un tema di italiano è una cosa stupida, perchè non ti lascia esprimere, anzi, esprimi sentimenti di altri. Se fosse un compito di matematica, si potrebbe anche fare dato che il risultato è uno solo. Alla fine però non puoi copiare in eterno, prima o poi ti beccano. La cosa peggiore è se ad esempio uno si diploma ad esempio in architettura, nell'esame ha copiato, mettiamo che passa l'esame. Quando entrerà poi nel mondo del lavoro non avrà le conoscenze, e qui, non potrà copiare da nessuno.

    Kristian Ristov

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