Domenica mattina la pioggia sta cadendo.
Comincia così questa canzone dei Maroon Five, descrivendo quell'atmosfera che più si va avanti più s'impara a riconoscere non solo dal calendario ma da un miscuglio di sensazioni, sapori, odori, abitudini.
Già, ma perchè deve piovere quasi sempre la domenica mattina? forse per farci venir voglia di starcene a letto, di poltrire senza alzarsi, sfogliando una rivista o navigando a casaccio con il nostro notebook. Un tempo la domenica mattina era sinonimo di solenne messa, solenne ritrovo per salutare qualche compaesano, solenne pranzo di famiglia e spesso e volentieri solenne noia che ne scaturiva. Oggi la domenica mattina è sempre più uno spazio di attesa, un momento fuori dal tempo, non normalmente scandito da ritmi frenetici e impegni che infittiscono l'agenda. Una sorta di tempo sospeso. Già Leopardi nel "sabato del villaggio" ce lo diceva bene: la domenica è l'illusione della felicità, è il constatare che se ne andrà velocemente riportandoci nei nostri grigi e quotidiani lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì , per poi trovare il sabato ( non del mattino purtroppo) in cui poter assaporare la fine del tram tram. Per il nostro amico poeta era proprio il sabato il momento migliore, perchè portava l'illusione della felicità del giorno dopo, felicità che non sarebbe mai arrivata!
Ora sto qui, sul letto, sveglio da tre ore ma senza la voglia di alzarmi a fare e non fare molte cose, aspettando l'ora di pranzo. La domenica mattina, a meno che non si sia programmato qualcosa, la vedo un po' così. Preferisco di gran lunga il sabato mattina, anche se da due anni a questa parte purtroppo lavoro. Il sabato mattino e la sveglia alle nove, doccia con calma, uscita per comprare i giornale, colazione da Sorarù, qualche volto che non vedevo da tempo per il più classico "E chi si vede? come stai, ti vedo bene" e falsità varie, passeggiatina e visione delle donne più belle. Perchè chissà perchè, ma il sabato mattino le donne sono più belle e raffinate.
Comincia così questa canzone dei Maroon Five, descrivendo quell'atmosfera che più si va avanti più s'impara a riconoscere non solo dal calendario ma da un miscuglio di sensazioni, sapori, odori, abitudini.
Già, ma perchè deve piovere quasi sempre la domenica mattina? forse per farci venir voglia di starcene a letto, di poltrire senza alzarsi, sfogliando una rivista o navigando a casaccio con il nostro notebook. Un tempo la domenica mattina era sinonimo di solenne messa, solenne ritrovo per salutare qualche compaesano, solenne pranzo di famiglia e spesso e volentieri solenne noia che ne scaturiva. Oggi la domenica mattina è sempre più uno spazio di attesa, un momento fuori dal tempo, non normalmente scandito da ritmi frenetici e impegni che infittiscono l'agenda. Una sorta di tempo sospeso. Già Leopardi nel "sabato del villaggio" ce lo diceva bene: la domenica è l'illusione della felicità, è il constatare che se ne andrà velocemente riportandoci nei nostri grigi e quotidiani lunedì martedì mercoledì giovedì venerdì , per poi trovare il sabato ( non del mattino purtroppo) in cui poter assaporare la fine del tram tram. Per il nostro amico poeta era proprio il sabato il momento migliore, perchè portava l'illusione della felicità del giorno dopo, felicità che non sarebbe mai arrivata!
Ora sto qui, sul letto, sveglio da tre ore ma senza la voglia di alzarmi a fare e non fare molte cose, aspettando l'ora di pranzo. La domenica mattina, a meno che non si sia programmato qualcosa, la vedo un po' così. Preferisco di gran lunga il sabato mattina, anche se da due anni a questa parte purtroppo lavoro. Il sabato mattino e la sveglia alle nove, doccia con calma, uscita per comprare i giornale, colazione da Sorarù, qualche volto che non vedevo da tempo per il più classico "E chi si vede? come stai, ti vedo bene" e falsità varie, passeggiatina e visione delle donne più belle. Perchè chissà perchè, ma il sabato mattino le donne sono più belle e raffinate.
Simone Ariot