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mercoledì 5 dicembre 2012

I dialetti italiani....interpretati da Enrico Brignano




Enrico Brignano è un comico dallo straordinario talento. Come tutti i talentuosi, con poco sforzo e molta genialità può trasferire concetti ed emozioni, ma allo stesso tempo può insegnare. Ho ascoltato ore e ore di lezioni sulla storia della lingua italiana, ho letto libri, ho studiato manuali. Ma in nessun caso ho mai trovato un esempio così chiarificatore come quello che qui sopra si vede e si ascolta. L'Italia è una, ma sono cento allo stesso tempo, come i suoi campanili, come le sue lingue, come i suoi dialetti e i suoi accenti. Ascoltatevi tutti questi 10 minuti di pura genialità. A 1:45 comincia la festa.
Simone Ariot

sabato 1 dicembre 2012

Reato d'opinione? leggetevi l'articolo incriminato del caso Sallusti

Alessandro Sallusti

Non potete non aver sentito nulla sulla questione di Sallusti, il direttore del Giornale arrestato questa mattina, poi evaso dagli arresti domiciliari e riarrestato. Il motivo? Reato d'opinione, nemmeno commesso direttamente da lui, ma da Renato Farina, giornalista e senatore che nel 2007 scrisse l'articolo incriminato. Si parlava di politica? c'era di mezzo qualche ministro? capi di stato o grandi imprenditori inquisiti o loscamente presenti nelle dinamiche mafiose? No.
L'articolo, che potete leggere a questo link e che non voglio copia-incollare perchè non vorrei essere io stesso indagato, parla di un aborto. Nello specifico di un aborto che ha subito una ragazzina 13enne, desiderosa di tenere il bambino contro la volontà dei genitori e il parere dei medici.
Per carità, una questione che potrebbe accendere infiniti dibattiti, o sviluppare una sorta di round all’ultimo sangue tra sostenitori del diritto alla vita e filoabortisti. Ma la questione è un’altra, almeno per noi. Perché l’articolo in oggetto ha portato all’arresto del direttore responsabile a causa di una legge, quella sul reato d’opinione, che molti considerano inadeguata e da cambiare. Come prima cosa è una legge le cui cause collegate ricadono sul diritto penale e non civile (quindi di mezzo c’è il carcere), evidente retaggio del ventennio fascista, che solitamente vengono applicate in misura minore, convertendo la carcerazione con una multa, cosa che non è avvenuta in questo cosa.
Provate a leggervi l’articolo incriminato, potete stare dalla parte dell’autore o avere un’altra posizione, ma il fatto che questo abbia portato ad una carcerazione è scandalosamente grave. Anzi, meglio usare il condizionale e dire che “potrebbe” essere grave. Non vorrei mai essere denunciato anch’io.