Si chiamano Lip Dub, e sono una sorta
di video girati in presa diretta (vale a dire senza montaggio), in cui un
gruppo di attori canta con il labiale una canzone che fa da sfondo acustico al
video. Un video che deve essere spontaneo, autentico, partecipato e divertito.
Un video che coinvolga persone spesso giovani e spesso appartenenti ad un
gruppo ben definito. Come un' Università. Non ci stupiamo infatti che in rete i
video Lip Dub più diffusi siano quelli delle Università americane, canadesi,
inglesi. Luoghi in cui gli studenti , oltre a studiare, sono abituati a
collaborare per la realizzazione di un prodotto, un messaggio, un
intento.
In Italia, nelle scuole e
Università, Lip Dub studenteschi non se ne fanno, per carità. Non li propongono
i professori, non li chiedono gli studenti.
Il tempio della
cultura umanistica non li contempla e non li promuove, ma soprattutto li
demonizza. "Perdita di tempo" potranno dire i conservatori, e
forse hanno pure ragione, perchè di fatto una sorta di video musicale di certo
non può portare uno studente ad accrescere la sua "formazione
culturale", ma probabilmente lo metterà di fronte ad una situazione che
nel mondo del lavoro è molto diffusa. La
collaborazione. Collaborare per creare qualcosa, mettersi alla prova, saper
gestire il proprio tempo e le proprie risorse all'interno di un gruppo, dove
c'è chi lavora di più e chi di meno, chi è leader attivo ( e decide) e
chi invece è passivo (e obbedisce), chi si fa sentire e chi preferisce ascoltare.
Ma, soprattutto, in
un'occasione come questa si possono (si potrebbero) mettere in pratica
competenze e abilità importanti: La coordinazione spazio temporale ad esempio,
la capacità di sintesi motoria, il sapersi mettere d'accordo nella gestione e nella
scelta di un contenuto e molto altro.
A noi italiani sembra
strano, individualisti come siamo nel lavoro e nozionisti come pochi altri
negli studi, ma il mondo va nella direzione della valorizzazione delle attività
complesse in cui serva la collaborazione di più persone abituate a lavorare
insieme, al di la degli individualismi. Dico questo perchè mi accorgo, ogni
giorno, in classe, che la sfida vera, il lavoro complesso, non è capire un
concetto, ma saperlo applicare. E non applicarlo da soli, ma in gruppo, perchè
nel mondo del lavoro non si lavora mai soli, anche quando si pensa di esserlo.
In un modo o nell'altro, si è sempre in relazione con altri, come un piccolo
meccanismo all'interno di una grande macchina. Ed è bene capirlo presto. Sarà
per questo che le attività di gruppo che faccio svolgere agli studenti sono
solitamente ben gestite dai più giovani, magari dalle classi del biennio,
perchè ancora pronti a confrontarsi con qualcosa di nuovo, ancora meno formati
nella forma (perdonate il gioco di parole), mentre i più grandi ( non parliamo
degli universitari o di chi è nelle classi terminali del liceo), fanno una gran
fatica e gestiscono un tempo dedicato all'attività nel modo peggiore, come una
sorta id vacanza.
Lip Dub quindi come
esempio di possibilità per mettere in pratica una competenza ( quella al lavoro
di squadra, sapendosi coordinare nei tempi e nelle decisioni), che agli
studenti e ai lavoratori farebbe bene possedere.
Voi, sareste pronti a
mettere in scena un Lip Dub?
Potrebbe essere una
sfida, o una provocazione.
Simone Ariot
La mia risposta? Sì!
RispondiEliminaMi sento pronto a mettere in scena un Lip Dub e penso di non essere l'unico nella nostra calsse.
Infatti l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale la nostra classe ha organizzato un FlashMob davanti alla "paninara" (fonti certe mi hanno detto che lei ci ha visti) cantando e ballando una bellissima canzone natalizia (Extraordinary Merry Christmas). Anche se non tutta la classe ha voluto ballare/cantare tutti hanno COLLABORATO affinché questa iniziativa venisse al meglio.
Quindi io dico SI' ai FlashMob, SI' ai Lip Dub, SI' a tutte quelle attività che, come dice il titolo, mi facciano imparare qualcosa divertendomi.
Sdru,4Cs
Collaborazione e lavoro di squadra, ahimé, sono ormai termini obsoleti: sempre più pensati in astratto, piuttosto che messi in pratica. Viviamo in una società individualista, che ci insegna ad esser tali fin da subito. Ma in una società così è difficile sopravvivere, perché inevitabilmente si ha bisogno dell'altro.
RispondiEliminaAiutare gli altri e collaborare significa confrontarsi e aiutare se stessi a migliorarsi.
Lip Dub? Assolutamente pro. Sono quegli eventi che ripensandoci a distanza di tempo ci si sente dei super sfigati, ma certamente di cui ci si ricorda con grande nostalgia!
Come genitore di una Sua studentessa di prima, non posso che condividere pienamente questa "potenziale" iniziativa e "spingere" verso questa direzione in caso di dubbio ..... :)
RispondiEliminaSaby