E' da 17 giorni che non pubblico alcun
post.
Non sono depresso, non sono più impegnato
che in altri momenti, non sono incazzato. Ma, semplicemente, non sto riuscendo
a mantenere quella sorta di ricorsiva ispirazione che ad intervallo settimanale
mi ha fatto espellere parole fantasiose, una dopo l'altra, con la speranza che
non fossero noiose. Forse mi sono preoccupato un po' troppo di questo, di non
annoiare, dimenticandomi che un blog non deve né vendere né necessariamente
piacere. Ma ci sono delle cose, nella vita, che le si fanno anche senza dover
trovare sempre una spiegazione convincente. Il fatto è che questo blog era nato
per un motivo piuttosto definito: cercare di coinvolgere i miei studenti
affinchè trovassero uno spazio in cui confrontarsi, anche senza esporsi
direttamente, su temi non necessariamente scolastici ma allo stesso tempo non
troppo quotidiani. E' da un po' però che i commenti ai post stanno
calando, anche se le pagine visualizzate giornalmente non sono calate, anzi.
Mediamente un centinaio di persone leggono Parolefantasiose, ma sempre meno
scrivono e commentano. Dirò di più: Google
Analitycs mi dice che la frequenza media è aumentata, le
visualizzazioni di pagina durano di più e non si limitano solo all'ultima
pagina pubblicata. Il mistero quindi aumenta.
Comunque, ritornando al titolo, mi chiedo
per quali motivi parolefantasiose non debba chiudere e non debba nemmeno
sentirsi troppo in vacanza. Provo a iniziare, andando per punti ma un po' a
casaccio.
1.
E' una cosa mia
2.
possono esserci ancora tante cose da
raccontare
3.
può ancora essere uno strumento utile a
qualche studente timido, che ha qualche difficoltà ad esprimersi con la voce,
anzi con il "flatus vocis"
4.
continua a rimanere vagone rimorchiatore
del primo esperimento di blogdidattica italiano, sicuramente quello più
studiato ( mi riferisco ai blog collegati)
5.
è un'occasione per frequentare la
scrittura ma senza essere pagato (quindi una scemenza penseranno alcuni, ma
anche un diversivo visto che per fortuna lo scrivere per me è un'altra fonte di
reddito)
6.
l'occasione, anche per me, per dire
qualcosa in modo meno diretto e più protetto
7.
...........
8.
........
9.
........
E per voi, ci sono altri motivi?
Simone Ariot
ED IO VADO AVANTI UGUALMENTE
RispondiEliminapenso che sia come un libro, lo leggi, più e più volte... ma nn scrivi all'autore commentandolo... probabilmente è lo stesso per le centinaia di persone che seguono il blog, perchè negar loro il piacere di un post?
RispondiEliminaBeh questo è già un buon segnale. Grazie Leo
RispondiEliminaNon dico di adorarlo, ma questo nuovo sistema mi piace veramente. Mi ero promessa di sbloggarmi di più, circa due mesi fa, ma la giustificazione che posso dare (e darmi) in questo momento per non aver mai commentato, se non una volta o due, è…il tempo. ( Un giorno entrò in classe un’insegnante e ci chiese: ”Cos’è il tempo?” Beh ecco, non ho ancora trovato la risposta.)
RispondiEliminaContinuo a pensare che perdiamo troppo tempo dietro cose inutili, e forse non apprezziamo le novità, come questo blog. Ovvero: condividiamo pensieri, parole, canzoni..e compagnia bella su Facebook, ma non riusciamo a dire la nostra qui. Perché?!
E comunque, spero che il 2012 porti ancora più parole fantasiose (come, del resto, le ha portate anche il 2011).
Sofia (4Cs)
P.S.: Buon Natale ;)
Perché abbiamo bisogno di creare e non di distruggere.
RispondiEliminaPerché gettare la spugna è la strada più facile (ed è bene diffidare delle strade troppo facili).
Perché a volte è giusto spendere energie anche per cause che non sono immediatamente apprezzate come vorremmo.
Antigone
10) Perchè ci sono vecchie alunne che perdendo tempo sul web si ricordano di due/tre annetti fa.
RispondiEliminaCarolina