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domenica 3 aprile 2011

Tutto questo per un goal?


Siamo in Egitto ma avremo potuto essere in Italia, Francia, Inghilterra o Messico. Cambiando la location il risultato non cambia, potrebbe dire un matematico. Perchè se è vero che il calcio è uno sport di massa, seguito da tutti senza distinzione di classe e ceto, è altrettanto vero che in questa arena chiamata stadio si manifestano spesso i comportamenti più lontani dallo sport, dai valori che dovrebbe trasmettere. In uno stadio Egiziano feriti e risse con inseguimenti dell'arbitro hanno aggravato di un ennesimo problema un paese che non dovrebbe aver voglia di averne altri. Eppure, la violenza negli stadi è all'ordine del giorno ed è triste notare che riguarda soprattutto lo sport nazional popolare italiano per eccellenza: il calcio.
E se si sprecano proposte di legge e corsi per diffondere nelle scuole le buone pratiche sportive, gli stadi di tutto il mondo continuano a mietere vittime (quando va male) e sprechi pubblici. Perchè forse nessuno ci pensa, ma mentre le città avrebbero bisogno delle forze dell'ordine per molte cose che non vanno, queste sono impiegate a calmare gli scontri allo stadio, a spese della collettività. Non so se ve ne siete mai accorti, ma provate a pensare quanti soldi pubblici sono impiegati solo per bloccare le tensioni alle partite di calcio, momento tra l'altro che dovrebbe essere caratterizzato dalla tranquillità e dalla felicità. Forse sono fuori moda nel pensarlo, ma non riesco proprio a comprendere perchè un essere umano debba sfogarsi in questo modo. Decine di ultras che non guardano nemmeno la partita, impegnati solo nell'organizzare lo scontro alla fine del match o nel mezzo. Intanto i calciatori guadagnano milioni, il lunedì le pagine dei quotidiani nazionali parlano più di calcio che di cronaca e giovani e meno giovani per lo più disturbati si trovano dentro un'arena per dar sfogo alle proprie frustrazioni. Io proprio non lo capisco. Che si trovino una donna e si divertano in un modo più sano.
Simone Ariot

6 commenti:

  1. Arianna, la partita a cui ti riferisci è stata assegnata a tavolino allo Schalke per il lancio di un bicchiere ( forse una lattina ) contenente birra. Purtroppo ,però, questo non è calcio; è giusto condannare chi fa gesti non conformi alla norma, ma è sbagliato essere prevenuti. Passi una partita sospesa per rissa o per altri motivi, ma assegnare uno 0-3 per un bicchiere lanciato all'arbitro che sembrava in una scena di "Indipendence Day" mi sembra francamente esagerato.
    Insomma il calcio è qualcosa che va ben oltre questi episodi. Sfido chiunque di voi a trovare uno sport che raccolga 60 mila persone allo stadio ogni domenica sera..! Vi assicuro che non ne troverete e qui si spiega perchè i giocatori prendono milioni di euro . E' sicuramente sbagliato pagare 14 milioni Messi, ma questo è "il giro"; altrimenti questo sport potrebbe farlo chiunque di noi.
    Leggendo il post ho notato, inoltre, che si parlava anche di spese per lo Stato; beh mi permetto di aggiungere (e forse sbaglio) che tutti i soldi che porta il calcio alle casse dello Stato stesso bastano a ripagare sicuramente i 1000 agenti impiegati per Catania-Palermo o qualunque altra partita.
    Ultimo punto del post è la violenza;beh, penso non ci sia nulla da aggiungere. Purtroppo è l'unico problema di questo sport e finchè esistono ultras malintenzionati nulla cambierà ( e non basterà certamente la Tessera del tifoso per sopprimere questi incidenti..) Tutto ,dunque, sta ancora una volta nelle mani della civiltà e dell'intelligenza delle persone, un pò come accade in Inghilterra e forse in Germania. Uso il "forse" perchè sapere che in Bundesliga sono state trovate delle bombe vicino allo stadio non è del tutto rassicurante; per fortuna in Italia ci limitiamo a "molto" meno.

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  2. Concordo con tutto ciò che ha detto Sergio e da grande amante del calcio credo che questo sport vada ben oltre i singoli episodi di violenza che possono accadere ogni tanto. Pensando al calcio associo subito la parola spettacolo perché questo sport, come altri sport di squadra, riesce a trasmettere emozioni uniche. Il nuovi modi di giocare, mix di fantasia brasiliana e tattica all’inglese, stanno rendendo questo sport ancora più entusiasmante. Andare allo stadio è, secondo me, una cosa indescrivibile perché si è a stretto contatto con quei calciatori che si è abituati a vedere solo in TV e l’atmosfera di questo luogo è veramente calda e accogliente. L’unico problema è, come avete già detto voi, la violenza. È da sempre stato un grande problema, ma fortunatamente in Italia e nel resto d’Europa è un fenomeno in calo. Non bisogna comunque categorizzare tutti gli ultras come delinquenti perché la maggior parte di loro sono semplici tifosi molto legati ad una squadra. I veri ultras sono quelli che organizzano il tifo, gli striscioni, le coreografie per rendere la partita ancora più piacevole e non quelli che organizzano gli scontri perché quest’ultimi sono criminali che si posso trovare ovunque, non solo allo stadio. Bisognerebbe dunque effettuare maggiori controlli per garantire ai veri tifosi la sicurezza, così facendo tutti potrebbero assistere tranquillamente a una partita di calcio, lo sport per eccellenza.

    Bazzan Nicola 2ds

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  3. Sono d’accordo con ciò che dicono Sergio e Nicola, anche se non seguo per niente il calcio e rispondendo ad Anita devo dire che molto spesso si notano di più le brutte notizie che fanno emergere il lati peggiori di questo sport e di tutto quello che comporta.
    Comunque, da poco appassionata che sono, mi sembra che sia uno sport molto intelligente, magari anche coinvolgente e assolutamente divertente da giocare(per le poche partite di calcetto giocate e i pochi mondiali visti:-), ma che violenze e sfoghi esagerati come quelli che si vedono sui giornali e in tv rischino di rovinarne la vera natura.

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  4. Mi permetto di contestare quello che ha detto Sergio. Probabilmente non intendevi dire quello, ma dal tono che hai usato sembra quasi che, essendo così popolare, si possa permettere qualche episodio di violenza!Non sono assolutamente d'accordo!Il calcio è uno sport che può piacere come può non piacere (hai ragione a dire che è molto amato, non sto dicendo il contrario) ma credo che non si possano permettere atti vandalici e pura cattiveria solo perchè ci si sente in "dovere" di difendere la propria squadra!Si parla tanto del fatto che lo sport debba servire a unire e non a dividere...e qui come la mettiamo?Di certo non voglio generalizzare perchè non si può certo dire che tutti i tifosi del calcio siano dei malviventi ma vorrei portare un esempio che mi ha "toccata" da vicino: il 16 aprile scorso al Menti c'è stata la partita Vicenza-Modena e, come sempre, c'erano poliziotti e vigili attorno allo stadio per "tenere calmi" i tifosi avversari. Sabato scorso un vigile ha fermato la mia corriera (che solitamente passa vicino allo stadio) ha chiesto all'autista di cambiare tragitto per motivi di ordine pubblico e ha fatto salire una mia amica che subito dopo mi ha raccontato di essere stata letteralmente salvata da quest'ultimo dopo essere stata circondata da un gruppo di modenesi che non avevano proprio belle intenzioni...vi sembra concepibile una cosa del genere?Ho capito che si tratta di CALCIO ma qui stiamo parlando di delinquenza!I veri tifosi sono quelli che si limitano a guardare la partita e a incitare i loro beniamini, tutto il resto non c'entra, tutto il resto fa' male all'immagine del nostro calcio, fa' male all'immagine dell'Italia.

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  5. Le violenze negli stadi sono una delle cose più brutte che si possano vedere:immotivate,inutili e spaventose. Però,forse,è troppo facile prendersela solo con il calcio. Anche gli altri sport non scherzano per quanto riguarda gli scandali, vedi ad esempio il doping che imperversa nel ciclismo ma è diffuso anche in moltri altri sport.Più uno sport fa presa sul pubblico, più nascono i problemi(interessi economici, scommesse, imbrogli ecc........)però lo sport e anche il calcio è in grado di suscitare emozioni profonde: ricordo ancora la mia emozione a Madrid, ma ricordo anche tutte le manifestazioni di gioia dopo la vittoria ai mondiali 2006. I mondiali sono in grado di risvegliare lo spirito nazionale che tutti noi abbiamo e di farci sentire tutti orgogliosi della nostra nazionale, pronti a cantare l'inno assieme ai calciatori. Tutto questo per un gol, e guardatevi questo video.

    http://www.youtube.com/watch?v=9ENY1FaWJbI e seconda parte
    http://www.youtube.com/watch?v=4QxFxsnd42k&feature=related


    Riccardo Vinci 2^ds

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  6. Non capisco come negli stadi il comportamento di alcuni ultras degeneri fino ad arrivare alla violenza. Per un gruppo che del calcio non conosce neanche il senso (per esempio la sportività che dovrebbe esserci tra due squadre) devono essere sospese partite, si ha paura di portare i bambini alle partite o bisogna essere perquisiti per entrare. Lo stesso problema l’aveva l’Inghilterra fino a qualche anno fa, nell’1989 c’è stata perfino la strage di Hillsborough dove morirono più di novanta persone. Eppure, come ha detto già Valentina, sembra aver superato quel periodo. Oggi gli stadi inglesi assomigliano a teatri senza reti e barriere, a contatto quasi diretto con i giocatori. Da qualche anno ho iniziato a seguire alcune partite di Premier League, soprattutto quelle giocate durante le vacanze di Natale. Lì si vedono famiglie con bambini e l’atmosfera è meravigliosa, giusto quella che dovrebbe esserci e che un tifoso vero dovrebbe desiderare, un’atmosfera purtroppo lontanissima dai campi italiani. Senza generalizzare però, perché quando nel 2007 il Chievo è retrocesso nell’ultima giornata di campionato i tifosi giallo blu alla fine della partita hanno applaudito le due squadre e non lanciato fumogeni, lasciando ancora qualche speranza alla sportività italiana.

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