Un giornalista ha il privilegio di incontrare
personalità importanti. Politici, grandi imprenditori, sportivi famosi in tutto
il mondo. Molto più raro è quando, oltre al personaggio, si trova la persona.
In questi casi il privilegio diventa un piacere, una vera e propria occasione
della vita. Ieri, per la rivista Sei Magazine, ho
intervistato Milo Manara, il più autorevole esponente dell'arte del
fumetto artistico in Italia, e forse nel mondo Le sue creature, come la
seducente Miele ( nomen omen) , hanno scandalizzato e
attratto le menti di uomini (e non solo), che grazie all'immaginazione hanno
esplorato mondi che solo la fantasia può inventare. Erotismo, fascino e
attrazione, ingredienti onnipresenti nella vita, e quindi nell'arte. Ma l'arte,
controllata nelle epoche dai censori di turno, non è sempre riuscita ad
esprimere in piena libertà le emozioni e gli istinti umani. In passatosi doveva
giocare con le parole, usare simboli più o meno noti, rischiare il rogo o
inimicarsi i potenti di turno. Salvo poi produrre su commissione quanto di più
vietato esistesse. Per Milo Manara non è stato così, gli scandali non hanno
dominato la sua vita, perchè l'erotismo che contraddistingue i suoi
lavori non hanno mai sfociato in pornografia. "Tutte le invenzioni
tecnologiche degli ultimi decenni hanno trovato nella pornografia un perfetto
campo d'azione. La Polaroid, internet, la viedocamera....., mentre l'arte
figurativa, o il fumetto, prevedono ancora l'immaginazione, l'erotismo. Altra
cosa rispetto l pornografia", spiega il maestro. E non possiamo
dargli torto, perchè nell'osservare le sue donnine giovani e sensuali non si
percepisce un mondo sporco o malsano, ma la semplice esternazione dei desideri
umani, ancestrali. "Il fumetto è un pugno in faccia al super io, uno
sfogo che ogni uomo o donna può consentursi."
Già, perchè
contrariamente alle altre arti figurative, il fumetto è popolare e accessibile,
motivo per cui ancora oggi molti la considerano una'arte di serie B, alla
portata di tutti, ma in realtà importante e fondamentale quanto le altre arti.
Con Milo abbiamo parlato per un paio d'ore, affrontando molti argomenti, anche
al di là dell'arte, ma anche sbellicandoci dalle risate nel ricordare aneddoti
o fatti che l'hanno visto protagonista, insieme a mostri sacri come Hugo Pratt,
Federico Fellini o Andrea Pazienza, morto troppo giovane per essere conosciuto
dai più, troppo presto perchè al mondo aveva ancora tante cose da dare. Ora è
rimasto lui, Milo Manara, fumettaro come si definisce, ritirato sulle colline
della Valpolicella dove vive e lavora. Nel suo studio, una piccola stanza dove
il legno dei pavimenti è coperto da centinaia di libri e disegni, guarda tutte
le colline, e quella pianura che negli anni si è trasformata.
Ma per saperne di
più.....dovrete aspettare la pubblicazione di Sei Magazine, in
uscita a fine giugno come allegato gratuito al Giornale di Vicenza, L'Arena e
Brescia Oggi. Leggetelo, vi racconterò Milo Manara fino in fondo,
toccando temi inediti fin'ora inespressi. Il tutto fotografato da Lorenzo Rui.
Milo Manare e Simone Ariot nello studio del Maestro |
Simone Ariot
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