Non
serve scappare lontano, verso vicoli londinesi o loft delle periferie
fredde d'Amburgo. Anche nella sonnolenta città del Palladio si può produrre
buona musica. Proprio in quella Vicenza dove la musica "non colta"
viene bistrattata da chi l'ascolta e quella "colta" esaltata da chi
non la comprende, può nascere un pezzo come Blackout, che potete qui
ascoltare in versione acustica.
Fatelo subito, cogliendone il testo e il ritmo, poi confrontatela con la versione rock, quella con le distorsioni per intenderci. Loro sono i Mistonocivo, un gruppo nato nel 94' che tutti noi adolescenti dell'epoca conoscevamo. Cris, il cantante, era noto per l'escursione vocale, e ricordo ancora quanto riusciva a far innamorare le ragazze con i suoi vocalizzi. Si andava alla birreria delle banche, si ascoltavano dei gruppi, e si tornava a casa con qualche sogno in più e una certezza in meno, perchè quella ragazza che ti piaceva tanto ormai era innamorata dei Mistonocivo ( più avanti scriverò un post sui musicisti dei gruppi vicentini di cui tutte le ragazze si innamoravano ). Poi il salto di qualità, l'incontro con un produttore, il viaggio in America per registrare, e questo pezzo, che per un po' è passato su MTV e veniva canticchiato un po' in tutta Italia. Poi il silenzio.
La ricerca è continuata ma la qualità non sempre
paga abbastanza e ciò che molti consideravano una piacevole scoperta dal sicuro
successo è divenuta una meteora.
Che luccica e si allontana.
Ma come in astronomia, anche nella musica si
possono cogliere luci del passato, o meglio ascoltarle, e il tempo si rivela
quindi come un semplice segno, non necessariamente del successo, ma forse della
qualità. O per le meno di una buona idea.
Buon ascolto.
Alla prossima,
Simone Ariot
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