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venerdì 28 ottobre 2011

Degrado a Campo Marzio? Corri che ti passa!


Oggi, come in molte altre occasioni, sono passato per Campo Marzio, parco urbano non recintato tra il centro storico e la stazione dei treni della mia città, Vicenza. Un parco che tutti conoscono perchè visibile, dove ogni anno per un paio di settimane settembrine c'è la consueta sagra cittadina. Un parco che un tempo era frequentato dalle famiglie, dagli anziani in passeggiata, da chi doveva tornare a casa dopo un viaggio in treno. D'estate, da bambino, mio nonno mi portava a mangiare la Grattachecca, al gusto menta e tamarindo. Bei ricordi. Da qualche anno a questa parte regna il degrado, e Campo Marzio diventa semplice luogo di transito o di stazionamento per chi non sa dove andare. Molto spesso per delinquere. A volte per sballarsi o, molto triste, per smaltire la sbornia. Oggi sono passato, a piedi, da solo. Passeggiata durata dieci minuti, con diversi incontri. Alla fine del mio percorso di 600 metri, alle due del pomeriggio, ho incrociato e contato nell'ordine: 
  • ragazzo addormentato sulla panchina
  • coppia di fidanzati litiganti, visibilmente strafatti
  • spacciatore che prova a vendermi  fumo
  • spacciatore che prova a vendermi coca
  • spacciatore che mi insulta perchè non compro del fumo
  • tossico che si faceva in vena, in crisi per non trovare la vena
  • disadattato che mi offende perchè ho una valigia da lavoro ( chissà cosa gli ha fatto la mia valigia)
  • ubriaco che urina su un albero, come un cagnolino
  • gruppo di allegra compagnia, multietnica, multilingue, multigenere e multisballo, impegnata in discussione/litigio/conferenza in cui i termini  riconoscibili più facilmente erano "stai calmo, non  ho mangiato io la Nutellla, io non sono un ladro!" sbiascicato all'infinito e ripetuto talvolta all'alberello, confuso con un amico.
Direi che la descrizione può finire qui.

Non mi sono potuto fermare per leggere il giornale in santa pace su una panchina, no. Erano sporche e una di queste imbrattata di vomito. 
Non mi sono potuto sedere per terra per leggerlo, perchè c'è un'ordinanza che lo vieta, e sia mai che un insegnante del Pigafetta e giornalista commetta un simile reato! Non mi sono potuto fermare un po', respirare con calma e rilassarmi, oppure cominciare una telefonata. Non si tratta di sicurezza, non sono quattro sballati a spaventarmi, ma di certo non mi sentivo a mio agio, non mi sentivo rappresentato da quella situazione. 
Quindi ho ripreso la mia camminata e mi sono allontanato. Nel frattempo, vedevo alcuni studenti universitari che percorrevano il vialetto per andare in stazione, a passo svelto. Nel recinto dei cani, invece, un signore contemplava la corsa del proprio Fido, ma guardandosi alle spalle con un certo sospetto. Dopo la pisciatina di rito, Fido e il suo padrone si sono allontanati verso casa.
In sostanza quello che è successo è che io, persona forse non troppo normale ma non affetto da una significativa propensione al delinquere, in linea di massima non temibile o temuto,senza strane vicende di violenza aggravata alle spalle o di spaccio in età adolescenziale, ho dovuto abbandonare Campo Marzio. I personaggi di cui sopra, al contrario,  se ne sono stati lì al loro posto, godendo di uno spazio un tempo pensato per altro, diventandone addirittura custodi e dialogandoci come fa un padrone di casa a casa propria.
C'è forse da chiedersi perchè succeda questo. 
Troppo semplice sarebbe giustificare l'accaduto sostenendo che i tossici vanno dove non sono controllati, e che i delinquenti preferiscono quelle zone dove le forze dell'ordine non stazionano. "E' colpa delle forze dell'ordine e della politica. Governo ladro. d.c." direbbe con accento veneto un veneto medio.
 No. La questione è più sottile e interessante.
Questa gente semplicemente si impadronisce di spazi che hanno perso il loro significato, mal progettati, mal gestiti o addirittura non gestiti, abbandonati insomma dalla collettività. A Central Park queste cose non accadono, e nemmeno nei grandi parchi urbani di Londra, privi di recinto o mura e aperti sulle strade.

 BELLO, CURATO, VALORIZZATO. UN LUOGO COSI', NON CONOSCERA' IL DEGRADO

Protestare però è fin troppo facile. Credo sia più difficile e rischioso agire.
 Nel proprio piccolo con le azioni, pubblicamente con le proposte. Alcune delle quali a costo zero, e non scomodano nessuno. Perchè star fermi ad aspettare non serve, e ogni cittadino, nel suo piccolo, ha la sua responsabilità.
Parto io, poi chi voglia, a ruota, può seguirmi e lanciare in un commento la propria proposta. Magari ne viene fuori una cosa interessante.

LA MIA PROPOSTA:    EDUCAZIONE FISICA AL PARCO.



Si avete capito bene. Trasferire le ore di educazione fisica a Campo Marzio.
Quante sono le scuole superiori in centro a Vicenza? Almeno tre. Pigafetta, Lioy e Fogazzaro, per un totale di 3500 studenti circa. Significano circa 160 classi. Se i miei cari colleghi di educazioni fisica portassero un'ora alla settimana ogni classe a Campo Marzio a fare jogging, ripetute, stretching e altro, ci sarebbero mediamente 200 persone che fanno attività fisica a nel parco. Ragazzi che corrono e faticano, che saltano e si allungano, sudano e sbuffano. Tute colorate (magari con lo stemma scolastico), che si riappropriano di uno spazio sociale oltre che naturale. Animi adolescenti, rumorosi e sereni a volte, silenziosi e turbati altre, che si muovono sulle foglie e si confondono tra gli alberelli. E se a questi si associassero gli studenti di alcune scuole medie? E del Piovene? E dell'Oxford? Allora potrebbero essere 300, 400, 500. E se arrivassero altri vicentini, meno intimoriti dai balordi perchè "ora a Campo Marsio ghe xe i tosi del liceo, ghe xe anca me nevodo e tutti i tosati dea classe sua"....
Il parco riassume così un proprio senso, i balordi diventano minoranza e se ne vanno. E' un normale processo socio antropologico, forse addirittura fisico biologico. 
E il pomeriggio? Idem. Molte scuole hanno il rientro, nel frattempo la moda partirebbe e Campo Marzio si creerebbe gli anticorpi al degrado. Perchè in questo caso c'è un uso, un utilizzo, non una semplice campagna promozionale politica per creare qualcosa che di fatto costa soldi e finisce subito.

Costo dell'operazione? ZERO.
Costo della campagna pubblicitaria per promuoverla? ZERO. Con Facebook è gratis.
Costo dell'idea? ZERO. La regalo alla città, perchè in questo modo ne godo anch'io.

Vi sembra un progetto fattibile? A me si, ma nessuno ci aveva pensato. 
Se raccolgo un po' di riscontro qui nel blog, creo un gruppo in Facebook. Poi vediamo, si potrebbe......... 

Simone Ariot

12 commenti:

  1. Devo ammettere che la grattachecca al gusto "menta e tamarindo" ha risvegliato il mio animo poetico! Passando a questioni più serie, è lodevole la proposta di strappare un parco cittadino al degrado, soprattutto se la proposta è a costo zero e coinvolge i giovani. Nutro qualche riserva personale sulla possibilità di svolgere lezioni di educazione fisica all'aperto in qualsiasi periodo dell'anno: se può essere tollerabile una corsetta primaverile, questa diventa a dir poco fastidiosa quando la temperatura si abbassa.
    Si tratta comunque di un parere personale di una persona poco fisica e più teorica, più tisana e buon libro che scarpe da ginnastica; bisognerà chiedere un parere agli studenti coinvolti in prima persona.
    Dal mio punto di vista i frequentatori di un parco si dividono in due categorie: chi corre e chi osserva. I primi non hanno la pazienza di osservare, i secondi non hanno la pazienza di correre in tondo. Io appartengo decisamente alla seconda categoria.
    Ma per fare tutto ciò è necessario che ci sia un parco vivibile. Dunque ben venga questa proposta.

    Antigone

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  2. Se scrivo semplicemente approvo, condivido e sostengo la proposta...va bene lo stesso? ;)
    Cristina

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  3. Questa proposta è alquanto allettante, tuttavia il tempo atmosferico non sempre permette di svolgere educazione fisica all'aperto, in inverno come si fa? I balordi stazionano a Campo Marzio in qualsiasi stagione, con o senza studenti.
    Sarei il primo ad appoggiare questa iniziativa ma i professori di educazione fisica sarebbero d'accordo? Insegnanti e studenti sarebbero disposti a incentrare un intero programma sulla corsa e/o sul jogging? E gli studenti del Piovene sarebbero disponibili a venire a piedi da C.so SS. Felice Fortunato fino a Campo Marzio?
    Quest'idea merita la mia più completa approvazione, però ci sono molti aspetti da valutare.

    Sdru

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  4. Secondo me é un'ottima idea. Io stessa (studentessa del Lioy) avevo proposto alla mia prof di andare a correre a Campo Marzio, anziché ai Giardini Salvi. I motivi erano diversi, ma l'obiettivo sarebbe stato lo stesso: svolgere la lezione di educazione fisica al 'parco degradato'. La cosa spiacevole, purtroppo, é stata la risposta, o quella che doveva essere una risposta (un sospiro e delle parole farfugliate ed indistinte). Comunque il problema dell'inverno si pone fino ad un certo punto, ci sono state delle occasioni in cui siamo usciti anche con 8/10 gradi e con noi c'erano anche alcuni studenti del Pigafetta. In buona sostanza eravamo almeno un centinaio di ragazzi e ragazze là, ai Giardini Salvi, a correre e faticare e non vedo perché tutto ciò non possa essere svolto anche a Campo Marzio. Ovviamente, con temperature attorno allo zero e la neve, non sarebbe molto consigliato allenarsi all'aperto, ma la situazione di degrado potrebbe essere risolta con altre attività ed idee. Ci lavoreremo su!
    Caterina.

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  5. Quella della foto sono ioooooo, ahah;) Una proposta del genere non potrei far altro che condividerla. Risollevare Campo Marzio dal degrado attraverso lo sport è un'ottima idea: semplicemente con una massa di studenti che lo riempie, lo colora, ne rallegra l'atmosfera, a costo zero poi. Potrebbe benissimo funzionare. Inoltre tentar non nuoce. Sono la prima a dire che bisogna fare qualcosa. Ogni giorno sono costretta a passare di lì, all'andata e al ritorno da scuola e l'atmosfera, soprattutto per una ragazza giovane, devo dire che incute un po' di timore. Dare più visibilità e sicurezza al parco non farebbe altro che accrescere l'importanza di Vicenza, oltre che a creare un ambiente spazioso e all'aria aperta per svago, attività ricreative, bancarelle o semplici passeggiate.
    Eppure un problema c'è: io sono sportiva...Ma gli altri? Ci si lamenta all'inizio di ogni anno per quelle tre smilze prove di corsa che si è costretti a fare. Dove si vuol pretendere di andare? In Italia sport e scuola sembrano non andare d'accordo. Il livello medio di preparazione è bassissimo. Non siamo mica negli Usa, ad esempio, dove ci sono strutture, insegnanti preparati e lo sport rappresenta una materia fondamentale per lo sviluppo dei giovani, almeno pari alle altre discipline scolastiche.
    Sfido la maggior parte degli studenti a mettere in pratica la proposta. Quanti sarebbero veramente disposti? E si trovano scuse: e la pioggia e la neve e il freddo. La verità è che lo sport a scuola viene sottovalutato e non incentivato abbastanza, che sia Campo Marzio o in palestra.

    Sil-4cls

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  6. Di sicuro sarebbe bello perché siamo sempre stati abituati a correre ai giardini Salvi e cambiare un po' aria e paesaggio non farebbe di certo male. Poi, se questo serve a fare del bene ad un parco che potrebbe essere l'ideale per fermarsi a leggere o soltanto per rilassarsi guardandosi intorno, ad un parco in cui bisogna ridurre il numero di spacciatori o di ubriachi e aumentare il numero di bambini o famiglie che ci vanno a passeggiare e giocare, sarebbe una causa molto bella da portare avanti.
    Da una parte è brutto passare di lì ogni giorno per andare a scuola e tornare a casa perché c’è sempre qualcuno che chiede l’euro per un panino o chiede una sigaretta (fatalità sempre le stesse). Ed è brutto perché molte persone associano i giovani di Vicenza alle persone che popolano giornalmente Campo Marzio.
    Ma se da una parte è brutto, dall’altra è anche bello, soprattutto in autunno con le foglie degli alberi dai mille colori, e in inverno, quando non si sa dove mettere i piedi a causa della neve o del ghiaccio perché si scivola.
    Io vorrei solo che Campo Marzio sia bello in tutti i periodi dell’anno perché è un parco che merita di essere visitato da tutti: dai grandi ai piccoli e, perché no, anche dai nostri amici a quattro zampe.

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  7. "Beh, sì, sarebbe bello se..."
    "Volendo si potrebbe fare, ma..."
    Diciamocelo chiaro e tondo, a rendere Campo Marzio (o, più in generale, questo mondo) più vivibile non basta certo così poco.
    Personalmente credo che questa proposta non sia sostenibile. Non solo perché, come molti hanno già detto, il tempo atmosferico non sempre lo permetterebbe, ma anche perché un programma annuale di Ed. Fisica improntato solo sulla corsa non sarebbe poi così brillante ed educativo e di certo non riscontrerebbe il consenso di tutti gli studenti. Certo, il vantaggio di fare attività fisica all'aria aperta forse alletterebbe qualcuno, ma con il traffico e lo smog di Viale Roma e dintorni capirai quanta salute.
    Ma veniamo al nocciolo della questione: il degrado. Se bastasse trasferire le lezioni di Ed. Fisica in Campo Marzio per risolvere la questione, forse sarebbero stati presi provvedimenti molto prima. Ma la questione evidentemente non è così facile da risolvere. Infatti, attuando questa proposta, non si farà altro che spostare il degrado da un'altra parte. Perché dunque Campo Marzio no e un altro posto sì? E poi, una volta sgomberato, che succederà? Ci si porteranno i propri figli a giocare? Oppure ci si andrà a rilassarsi leggendo un buon libro? Probabilmente no.
    La questione è molto più sottile. Si tratta di cultura, ecco cosa. Nella nostra società la cultura dei parchi, degli spazi verdi, la cultura del "BELLO, CURATO, VALORIZZATO" non è affatto radicata. E questo è facilmente riscontrabile: basta guardarsi attorno. Asfalto, cemento, condomini, case... dove sono gli alberi? Quei pochi che ci sono vengono tagliati. Dove giocano i bambini? In casa, con i videogames. Non esiste più il "campetto da calcio" e un giro in bicicletta oggigiorno è diventato forse troppo pericoloso.
    Dove andremo a finire?

    IoPensoAlternativo

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  8. Caro/a "ioPensoAlternativo",
    il tuo sentire mi sembra un po' disfattista, almeno lo percepisco come tale. La mia chiaramente è una provocazione. Sono un insegnante e so bene che non si può improntare un programma di un anno di educazione fisica sulla corsa e gli "allunghi", ma da cittadino mi rendo conto di un degrado e provo a immaginare come lo si possa diminuire. Da sempre la delinquenza si sviluppa nei luoghi lasciati liberi da altri, che diventano "free" e occupabili a basso prezzo, senza concorrenza. Quando a metà anni 90' Viale Milano è diventato regno di degrado dove gli accoltellamenti di migranti e non solo erano all'ordine del giorno, i vicentini avevano da poco cominciato a svendere gli appartamenti di quella zona, acquistati pochi anni prima da chi si era talmente arricchito da non aver nemmeno più voglia di far svolgere la semplice manutenzione, tanto da essersi già trasferito altrove, soprattutto a Monte Berico. Io dico semplicemente che se ci fosse un po' di gente che corre e fa sport a Campo Marzio il luogo si caricherebbe di un significato che non è quello del degrado. Il fatto è che i vicentini non vogliono che uno spazio si riempia di un significato, Vorrebbero Campo MArzio senza tossici, e senza bambini che giocano. Chi si tratti di fare educazione fisica o il mercatino dell'antiquariato non cambia nulla, ma pur sempre che si faccia qualcosa. Non si fa perchè non interessa a nessuno.
    In ogni caso, oggi ho fatto un lungo giro in bici, e sinceramente non mi sono sentito in pericolo. Nemmeno un po'.

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  9. Al 50% sono daccordo con quello/a che si firma con il nome di IoPensoAlternativo, dall'altra però sono daccordo anche con il professore.
    Se tutti noi pensassimo che una cosa non ha senso farla perchè poi non cambierebbe nulla, allora anche tutti i grandi "guerrieri" della storia Italiana, e non solo non sarebbero dovuti esistere o comunque non avrebbero portato a termine le loro inziative, che poi con il passare degli anni hanno lasciato un segno indelebile. Da Giovanni Falcone a Marie Curie.
    Tutti loro sono partiti dal nulla o da un'idea che interessava principalmente a loro stessi ma che poi con la propaganda e l'impegno di molti si é potuta portere al trmine.
    Secondo me tutti noi dovremmo iniziare a utilizare il nostro tempo libero e la nostra volontà per cose che riguardano la collettività; altrimenti non vi sarà più un progresso ma rimarremo statici e immobili senza più preoccuparci di quello che ci circonda.

    GIULIA BELLOTTO 2EL.

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  10. Dal mio punto di vista, il problema è che le persone non vengono educate alla valorizzazione dei luoghi pubblici. E questo lo dimostrano gli autobus e le stazioni ferroviarie, imbrattate e sudicie, le strade e i marciapiedi, ricoperti di cartacce e mozziconi di sigarette, e ovviamente i parchi pubblici, anch'essi non rispettati.
    Dunque è ben chiaro che non ci sia l'interesse comune di valorizzare questi posti, perché se fosse il contrario si sarebbe più educati e rispettosi nei confronti di ciò che appartiene alla collettività. In più, il rispetto di certi luoghi viene ancora meno quando questi sono maggiormente degradati.
    Il succo del suddetto discorso e quello precedente non è affatto un messaggio menefreghista volto a dissuadere i giovani o chiunque si voglia a lasciare le cose così come stanno, ma è un'amara constatazione della realtà attuale, una verità nuda e cruda che non si può non negare. E' una critica alla società odierna, di cui tutti noi facciamo parte, e per questo ognuno di noi dovrebbe sentirsi più o meno complevole di ciò.
    Per concludere, non ritengo propriamente disfattista la mia visione, piuttosto la definirei realista. Per l'appunto, è un dato di fatto che le cose nella realtà tendano perlopiù ad andare per il negativo che per il positivo.
    E dicendo questo non alludo neanche lontanamente al pessimismo. Nel post precedente e in questo faccio riferimenti a dati di fatto puri e semplici, alla portata di chiunque.

    IoPensoAlternativo

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  11. quando frequentavo l'ex Riale ora Antonio Giuriolo, il professore Zoccante ci portava spesso a correre in Campo Marzio. Mi spiacerebbe se ora non lo si potesse più fare a causa di anche un solo genitore contrario..

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  12. Zoccante la sapeva lungam e credo che ancora adesso porti i suoi studenti a correre all'aperto!

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